La progettazione e l’installazione di un impianto elettrico industriale richiede competenze tecniche molto elevate, in quanto si tratta di sistemi complessi che devono garantire efficienza produttiva ma soprattutto sicurezza in ambienti potenzialmente pericolosi.
Gli impianti elettrici industriali infatti distribuiscono elevate portate di corrente per alimentare macchinari industriali automatizzati e sistemi di automazione industriale. Richiedono quindi la conoscenza approfondita di normative specifiche come la CEI 82-4, che regolano i criteri di progettazione e realizzazione in linea con le più elevate soglie di sicurezza.
Dati INAIL dimostrano che circa il 20% degli infortuni gravi in ambito industriale è riconducibile a incidenti con sistemi elettrici non a norma. Solo personale altamente qualificato attraverso corsi professionali e certificazioni CEI è in grado di garantire adeguatezza progettuale e componentistica certificate secondo gli standard di settore.
È quindi strategico affidarsi a progettisti e installatori elettrici riconosciuti, iscritti agli albi delle camere di commercio come installatori qualificati. Tali figure dispongono del know-how necessario per implementare soluzioni su misura che, nel pieno rispetto del DM37, assicurano massima operatività e livelli di protezione elevatissimi riducendo i rischi di infortunio a livelli prossimi allo zero. Solo professionisti qualificati potranno quindi fornire le necessarie garanzie in termini di certificazione e mantenimento nel tempo degli standard di sicurezza richiesti.
Impianti elettrici industriali: progettazione e normative
La progettazione e l’installazione di impianti elettrici industriali richiede la massima attenzione alle normative di settore, garantendo gli standard di sicurezza necessari in ambienti complessi e a rischio incidenti.
Gli impianti elettrici industriali, si caratterizzano per elevate portate di corrente utilizzate e presentano differenze significative rispetto a un impianto elettrico civile. In virtù delle molte variabili in gioco – macchinari, automazione, ambienti potenzialmente esplosivi – è essenziale che il progettista elettrotecnico analizzi nel dettaglio l’intero ciclo produttivo per progettare una distribuzione che assicuri continuità, affidabilità ed elevati livelli di sicurezza.
Particolare attenzione va posta nell’applicare le direttive del DM 37/2008, che recepisce le norme europee di riferimento regolando l’installazione, la messa in servizio, la manutenzione e la verifica periodica degli impianti. Il progettista deve quindi certificare il rispetto di severi requisiti relativi a componentistica certificata, sistemi di protezione da sovraccarichi e cortocircuiti, sicurezza intrinseca nei luoghi soggetti a rischio infortunistico o incendio. Grazie alla propria competenza tecnica nel rispetto delle normative di settore, il progettista elettrotecnico è in grado di garantire impianti industriali efficienti e affidabili nel tempo, tutelando al contempo la sicurezza degli ambienti produttivi.
Impianto elettrico industriale: componenti e sistemi di protezione
Gli impianti elettrici industriali prevedono l’utilizzo di componentistica altamente specializzata per soddisfare le esigenze produttive e garantire i più elevati standard di sicurezza.
Gran parte delle apparecchiature di potenza impiegate sono quadri elettrici con sezionamento, comando e protezione di linee e macchinari. Particolare attenzione deve essere posta nella scelta degli interruttori magnetotermici, che assicurano la sezione dei circuiti in caso di sovraccarico o cortocircuito mediante l’apertura immediata del contatto.
I dispositivi differenziali moderni, quali i magnetotermici differenziali (MD), sono componenti fondamentali per la protezione contro le dispersioni indirette verso massa. Installati all’ingresso dei quadri e a monte di ogni sezione, consentono l’apertura rapidissima del circuito anche in presenza di correnti di dispersione molto basse, riducendo al minimo i tempi di intervento.
Per ambienti soggetti a condizioni gravose, come polveri o gas infiammabili, si ricorre alla componentistica certificata in sicurezza intrinseca Ex “d”, con involucri adeguatamente filtranti e parti elettriche isolate. Infine, filtri e parafulmini proteggono gli impianti da sovratensioni, fulmini e disturbi elettromagnetici, mantenendo elevati livelli di affidabilità anche in condizioni climatiche avverse.
Impianti industriali elettrici: a chi rivolgersi
Per la progettazione e realizzazione di un impianto elettrico industriale è fondamentale rivolgersi a figure altamente qualificate, in grado di operare nel pieno rispetto delle norme di settore. La progettazione richiede competenze specialistiche nella redazione degli schemi unifilari, nella scelta di componenti certificati ITE, nella definizione delle sezioni dei cavi e dell’architettura di rete sin dalla fase di Studio di Fattibilità. L’allestimento cantiere invece necessita di manodopera specializzata formata secondo i criteri del D.Lgs. 81/08, in particolare per le lavorazioni in ambienti classificati ATEX.
La figura professionale più indicata è quella dell’Installatore Elettrico Qualificato, abilitato ai sensi del DM 37/08 e iscritto all’Albo della Provincia. Questi ha ricevuto formazione qualificante permanente seguendo i percorsi formativi dell’Ente Bilaterale EFEI, ha conseguito le abilitazioni CEI EE33-EE34 e l’attestato di idoneità rilasciato dal costruttore per ogni modello di quadro presente in cantiere.
Affidandosi dunque ad aziende che impiegano Installatori Qualificati, si ha la certezza di osservare le norme antinfortunistiche CEI, di utilizzare esclusivamente materiale certificato IEC e di beneficiare di assistenza post-vendita qualora necessario. Solo professionisti qualificati e certificati sono in grado di fornire impianti elettrici industriali sicuri ed efficienti nel lungo periodo.