Negli ultimi anni la necessità di dotarsi di impianti antifurto efficaci è diventata indispensabile. I furti in appartamento o in azienda sono infatti in continuo aumento:
Secondo i dati Istat, negli ultimi 10 anni i furti in Italia sono aumentati del 27%, con picchi del 40% nelle regioni del Nord. Solo nel 2021 sono stati denunciati alle forze dell’ordine oltre 167.000 furti in abitazione, con un incremento del 14,2% rispetto all’anno precedente (Istat). I furti nelle attività commerciali e nelle aziende sono anch’essi in forte crescita, +19,5% nel 2021 rispetto al 2020 secondo le stime del Ministero dell’Interno. Le regioni più colpite risultano essere Lombardia, Lazio, Veneto, Campania e Sicilia, che insieme coprono quasi la metà dei furti totali commessi in Italia (dati Istat 2020).
Questi dati testimoniano come oggi, più che mai, sia fondamentale dotarsi di sistemi di allarme e impianti di videosorveglianza in grado di scoraggiare i ladri e tutelare al meglio i propri beni e patrimoni. Un impianto antifurto ben progettato e installato da professionisti del settore rappresenta una barriera efficace contro i furti, grazie alla deterrenza visiva, sonora e tecnologica.
Impianti antifurto: Valutare il livello di rischio
Per progettare un impianto antifurto efficace è necessario innanzitutto valutare il livello di rischio del fabbricato/azienda, tenendo conto di diversi fattori:
- Ubicazione: zone periferiche, isolate o poco illuminate sono più a rischio furto rispetto ai centri cittadini.
- Accessibilità: edifici con vie di fuga multiple, scale di servizio, accessi secondari richiedono sistemi più sofisticati.
- Valore dei beni: immobili o aziende con presenza di oggetti di valore (denaro, gioielli, materiali preziosi, merci) sono obiettivi più allettanti per i ladri.
- Dimensioni: volumi e superfici più ampi comportano tempi maggiori per i raid, rendendo necessaria una copertura completa dei punti a rischio.
- Storia pregressa: se l’immobile o l’azienda sono già stati oggetto di furti passati, il rischio si alza notevolmente.
- Protezioni esistenti: porte blindate, inferriate, cancellate influiscono sul livello di rischio e sulle contromisure da adottare.
Su questi ed altri fattori si basa la valutazione del livello di rischio, fondamentale per prevedere quali tipologie di sistema antifurto (rivelazione perimetrale, volumica, anticopia) e quali componenti aggiuntive (rilevatori movimento, volume antintrusione) installare rispetto alle singole esigenze.
Impianto antifurto: Tipologie di sensori e dispositivi di allarme
Esistono diverse tipologie di sensori e dispositivi che possono essere installati all’interno di un impianto antifurto:
- Rilevatori volumetrici:
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- A infrarossi passivi – Rilevano il movimento di persone attraverso le variazioni del campo infrarosso generato dal corpo umano.
- A microonde – Trasmettono impulsi elettromagnetici, rilevando le variazioni causate dal passaggio di un intruso.
- Rilevatori perimetrali:
- Magnetici – Rilevano l’apertura di porte e finestre grazie alla modifica del campo magnetico.
- A infrarossi – Trasmettono raggi infrarossi, rilevando l’interruzione del fascio in caso di apertura.
- A filo – Si attivano quando il filo elettrico di collegamento è tagliato.
- Altri dispositivi:
- Rilevatori di rottura vetri – Si attivano quando vengono infranti i vetri.
- Rilevatori shock e vibrazione – Rilevano urti, spostamenti e vibrazioni sulle superfici.
- Sirene – Deterrente acustico in grado di allertare i vicini in caso di intrusione.
- Rilevatori di presenza e movimento – Si attivano con il movimento o la presenza di persone nell’ambiente controllato.
Il sistema antifurto ideale prevede un’integrazione di diverse tipologie di sensori, per ottenere una copertura completa e ridurre i punti deboli.
Impianto antifurto casa: integrazione con altri sistemi di sicurezza
La massima efficacia degli impianti antifurto si ottiene integrandoli con altri sistemi di sicurezza:
- Impianto di videosorveglianza – Telecamere interne ed esterne permettono di monitorare in tempo reale eventuali intrusioni e di tenere sotto controllo l’intera proprietà. Possono essere integrate con il sistema antifurto per ricevere allerte e allarmi.
- Illuminazione esterna – Luci azionate automaticamente all’attivazione dell’allarme creano uno scenario più difficile per ladri e intrusi, fungendo da deterrente. Possono essere anch’esse integrate con l’impianto antifurto.
- Sistemi anti-intrusione – Saracinesche e porte blindate, inferriate, vetrate antisfondamento, blocchi per finestre e serrande elettriche aumentano la resistenza all’effrazione e il tempo di risposta dei sensori.
- Rilevatori fumo e gas – Quando integrati con l’impianto antifurto possono inviare allerte in caso di incendio o pericolo, attivando sirene e notifiche.
- Allarmi per porte e finestre – Sensori magnetici o a infrarossi di porte e finestre integrati aumentano la sensibilità del sistema antifurto, coprendo tutti i possibili punti di accesso.
Quindi, l’integrazione del sistema di allarme con altri dispositivi di sicurezza permette di ottenere una protezione a più livelli, coprendo più eventualità di minaccia e aumentando la probabilità di catturare ladri ed intrusi grazie a un sistema più completo e articolato.